Piero di Cosimo - Madonna con Bambino e angeli musicanti

 
CODICI
ID Scheda772203
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Denom. spazio viabil.Campo San Vio, Dorsoduro 864
Raccolta
Collocazione specificaSala del Rinascimento toscano
 
INVENTARIO
Numero40017
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaCollezione Ricasoli
Data uscita1957
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaAntiquario Giovanni Salocchi
Data ingresso1957
Data uscita1957
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
ContenitorePalazzo Cini
RaccoltaCollezione privata Vittorio Cini
Numero di inventarioVC 6484
Data ingresso1957/07/00
Data uscita1977
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1462 ca./ 1521
Motivazione attribuzionebibliografia
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaDipinto
 
SOGGETTO
IdentificazioneMadonna con Bambino e angeli musicanti
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza163
Larghezza133
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVI
Frazione di secoloinizio
Data1505
Validitàpost
Fino a1510
Validitàante
Motivazione cronologiabibliografia
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
RESTAURI
Data2008
Ente responsabileSABAP VE
Nome operatoreNahabed M.
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sul soggettoSingolare è l’invenzione iconografica del dipinto. Il gruppo tradizionale della Madonna con il Bambino trova un improvviso diversivo narrativo nelle figure di due angeli; non già a causa della loro presenza, giacché anch’essa rientrerebbe in una soluzione compositiva abbondantemente sperimentata, quanto perché sono proprio loro che innescano tutto il racconto che si svolge nel quadro: il piccolo Gesù sembra infatti ricordarsi di essere un bambino e, dopo aver afferrato per un’ala l’angelo musicante alla sua destra, trova divertente interrompere il suono della ribeca a tre corde, forse per provare anch’egli a provocare qualcosa di simile alla dolce melodia che si ottiene a muovere l’archetto sulle corde dello strumento. Sorridono la Madre e l’angelo di fronte a un gesto così innocente e imprevisto, e sorride pure l’altro angelo, quello che se ne sta sulla destra, un po’ in disparte; ma il suo è un sorriso paziente, lo sguardo fuori fuoco come di chi, nonostante tutto lo scompiglio generato dal Bambino, non sembra avere interrotto la concentrazione sull’armonia del canto e cerca ancora di farsi cullare dal flusso lento di personali emozioni (cfr. Campigli, 2016).
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheQuesta smagliante tavola fu rintracciata per la prima volta da Federico Zeri presso l'antiquario fiorentino Giovanni Salocchi e successivamente pubblicata dal conoscitore romano nel 1959. Salocchi l'aveva acquisita dall'ultima famiglia proprietaria, i nobili fiorentini Ricasoli, ma nulla è noto delle sue vicende collezionistiche precedenti. Certo Zeri, come anche Longhi in una perizia autografa la cui fotografia è conservata nell'Archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini, la riconobbe immediatamente non solo dal dato stilistico e dall'altissima qualità pittorica, ma anche dalla replica identica, conservata alle Gallerie degli Uffizi e oggi esposta nel museo del Cenacolo di San Salvi, ritenuta fino a quel momento l'originale di Piero di Cosimo. Il ritrovamento del dipinto Cini, tuttavia, pose la questione in termini opposti, dal momento che l'opera veneziana risulta di conduzione e felicità esecutiva ben più alta rispetto alla tavola fiorentina, acquisita dalla Stato nel 1913 in seguito al diniego della richiesta di esportazione avanzata da Zenaide Narischkine Ridolfi, cognata del marchese Emilio Pucci, nella collezione del quale il dipinto si trovava. Già in passato quest'opera suscitò dubbi circa l'autografia, proprio per la farraginosità della pittura, poco affine ai virtuosismi tecnici tipici del Piero al punto che, dopo il ritrovamento del quadro autografo, l'esemplare degli Uffizi fu presto relegato ai depositi e solo in seguito recuperato ed esposto nel museo fiorentino del Cenacolo di Andrea del Sarto. La qualità pittorica emerge nella «suprema calibratura di sfumati» figlia riconosciuta, come sottolineava Zeri, del «genio molteplice e disperso di Leonardo da Vinci» (Zeri 1959, p. 40), maestro verso il quale Piero era in debito non solo per la conduzione generale della pittura, ma anche, come evidenziato da Campigli, nella «derivazione della posa dell’angelo musicante dalla cosiddetta Leda inginocchiata, un’invenzione leonardesca pubblicata probabilmente a Firenze intorno al 1504 e nota solamente grazie a testimonianze grafiche dell’artista, cioè un foglio con tre schizzi (Windsor, Royal Library) e due studi più compiuti conservati alla Devonshire di Chatsworth e al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam». Il legame con il maestro di Vinci, inoltre, emerge anche da uno dei rarissimi fogli di Piero di Cosimo, il 176 E del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, in cui «il tratto magmatico e la consistenza materica dei rialzi di biacca sono state viste anch’esse come tracce di un mutamento in senso leonardesco del suo stile grafico» (Campigli 2016, p. 158). Il riconosciuto legame con Leonardo aiuta anche a definire con maggiore certezza la cronologia del dipinto al primo decennio del Cinquecento, dal momento che il grande artista toscano soggiornò a Firenze proprio tra il 1507 e il 1508 e che anche un altro grande pittore dei decenni successivi, Pontormo, prima di giungere nella bottega di Piero, transitò per quella leonardesca, portando dunque con se il bagaglio di conoscenze acquisite nel periodo trascorso col maestro di Vinci e rammentandosi di alcune invenzioni dell'Ubaldini - e in particolar modo del dipinto qui in esame - in opere come la Pala Pucci, dipinta allo scadere del secondo decennio, il cui Bambino, ancora secondo Zeri, tradisce delle evidenti affinità con quello pontormesco.
 
 
ACQUISIZIONE
Tipo acquisizionedonazione
Data acquisizione1981
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40017
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
PosizioneFD 40017-1
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
PosizioneFD 40017-2
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
PosizioneFD 40012-3
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
PosizioneFD 40017-6
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22903
PosizioneSDNFGC 22903
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 28130
PosizioneSDNFGC 28130
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50370
PosizioneSDNFGC 50370
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50371
PosizioneSDNFGC 50371
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50376
PosizioneSDNFGC 50376
BIBLIOGRAFIA
Citazione completaF. Zeri, Rivedendo Piero di Cosimo, in «Paragone», X, 1959, 115, pp. 36-50.
Citazione completaB. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. A List of the Principal Artists and Their Work with an Index of Places. Florentine School, I, London 1963, p. 177.
Citazione completaF. Valcanover, Venezia, Conte Vittorio Cini. Dipinti e arredi italiani, in Le grandi collezioni private, a cura di
D. Cooper, introduzione di K. Clark, Milano 1963, p. 92.
Citazione completaE.P. Fahy, Some later Works of Piero di Cosimo, in «Gazette des Beaux-Arts», CVII, 1965, pp. 207-208.
Citazione completaM. Bacci, Piero di Cosimo, Milano 1966, pp. 18, 21, 37, 41, 91-92.
Citazione completaM. Bacci, Piero di Cosimo. L’opera completa, Milano 1976, p. 94.
Citazione completaS.J. Freedberg, Painting in Italy: 1500 to 1600, Harmondsworth 1971, p. 59.
Citazione completaF. Zeri, M. Natale, Dipinti toscani e oggetti d'arte della collezione Vittorio Cini, Vicenza 1984, pp. 31-32, cat. 17.
Citazione completaS. Fermor, Piero di Cosimo. Fiction, Invention and Fantasia, London 1993, pp. 140-145.
Citazione completaA. Forlani Tempesti e E. Capretti, Piero di Cosimo. Catalogo completo, Firenze 1996, pp. 126-127.
Citazione completaA. Serafini, in Dipingere la musica. Strumenti in posa nell’arte del Cinque e Seicento, catalogo della mostra (Cremona, Santa Maria della Pietà; Vienna, Palais Harrach), a cura di S. Ferino-Pagden, Milano 2000, pp. 197-198, cat. III.12
Citazione completaD. Geronimus, Piero di Cosimo. Vision Beautiful and Stange, New Haven-London 2006, pp. 256-258.
Citazione completaM. Tazartes, Piero di Cosimo “ingegno astratto e difforme”, Firenze 2010, pp. 101-103.
Citazione completaE. Capretti, in Piero di Cosimo 1462-1522. Pittore eccentrico fra Rinascimento e Maniera, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi), a cura di E. Capretti, A. Forlani Tempesti, S. Padovani e D. Parenti, Firenze 2015, pp. 292-293, cat. 40.
Citazione completaPiero di Cosimo. The Poetry of Painting in Renaissance Florence, catalogo della mostra (Washington, The National Gallery of Art; Firenze, Galleria degli Uffizi), a cura di G.A. Hirschauer e D. Geronimus, Washington 2015, pp. 175-177, cat. 24.
Citazione completaM. Campigli, in La Galleria di Palazzo Cini, a cura di A. Bacchi, A. De Marchi, Venezia 2016, pp. 156-159, cat. 30.
MOSTRE
TitoloDipingere la musica. Strumenti in posa nell’arte del Cinque e Seicento
LuogoCremona, Santa Maria della Pietà
LuogoVienna, Palais Harrach
Data2000
TitoloRaffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure
LuogoVicenza, Basilica Palladiana
Data2012-2013
TitoloDa Botticelli a Matisse. Volti e figure
LuogoVerona, Palazzo della Gran Guardia
Data2013
TitoloPiero di Cosimo: The Poetry of Painting in Renaissance Florence
LuogoWashington, National Gallery of Art
Data2015
TitoloPiero di Cosimo. Pittore fiorentino "eccentrico" fra Rinascimento e Maniera
LuogoFirenze, Gallerie degli Uffizi
Data2015