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DATI ANALITICI |
| DES | DESCRIZIONE |
| | DESO | Indicazioni sull'oggetto | Il frammento faceva parte, come giustamente ipotizzato da Pope-Hennessy, della cornice dipinta della pala di San Marco di Beato Angelico. La tavoletta non risulta assottigliata ma, come le altre riconducibili al medesimo insieme decorativo, è stata segata su tutti i lati poiché all’origine parte di un’asse verticale continua, su cui era poi applicata la cornice. La doratura è ripresa sui lati, coprendo il gesso della barba rasata, in corrispondenza dell’attacco della cornice; in basso sono integrati a selezione gli angoli, camuffando la sagoma di una lobatura. |
| | DESS | Indicazioni sul soggetto | La figura del San Tommaso d'Aquino, raffigurato stante su una nuvoletta, ben si ricollega ad altre realizzate da Beato Angelico ed esposte in vari musei europei e americani ricollegabili ai contrafforti della pala di San Marco dell'Angelico. Nel catalogo del pittore spesso i santi rivolgono lo sguardo verso l'alto, distogliendolo dai loro consueti attributi; nel caso dei santini della pala marciana, invece, «è la scrittura stessa che viene interrotta e rivelata, non già in una pura dimensione esegetica e didascalica» (De Marchi 2016, p. 136). Tale dato è quello che lega tutti i vari santi, la cui presenza è giustificata proprio dal dichiarato richiamo dei committenti, i monaci domenicani di San Marco, alla discendenza dei predicatori dall’esperienza anacoretica e dalla principale tradizione monastica regolare. |
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| NSC | NOTIZIE STORICO-CRITICHE |
| | NSC | Notizie storico critiche | Pubblicato per la prima volta da John Pope-Hennessy nel 1952, il pannello fu dallo studioso immediatamente ricondotto ai contrafforti della Pala di San Marco di Beato Angelico. Nessun dubbio, a parte una nota di Berenson (1963) e «un'avventurosa e improbabile» ipotesi di Scudieri (2008), fu mai avanzato in merito all'attribuzione angelichiana in ragione sia dell'evidente legame con gli altri frammenti provenienti dalla medesima opera, in primis con i tre pannelli conservati del Lindenau Museum di Altenburg (inv. 92a-b-c, 39 × 14 cm), raffiguranti San Girolamo, San Benedetto e un Santo pellegrino (San Rocco?), a cui Pope-Hennessy fece subito riferimento nel suo scritto, sia per l'evidente dato stilistico. A tal proposito presso l'Archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini sono conservate numerose perizie di alcuni dei più illustri conoscitori del secolo scorso: Pietro Toesca, ad esempio, nel 1946 ipotizzava la probabile provenienza del San Tommaso d'Aquino Cini dalla Pala di San Marco, mentre brevi annotazioni riportano i pareri concordi di Giuseppe Fiocco, Ugo Nebbia, Antonio Morassi, Luigi Coletti, Alberto Riccoboni, Rodolfo Pallucchini, Roberto Longhi e Frederick Mason Perkins. Quest'ultimo studioso, però, proponeva una cronologia - e pertanto anche un'origine dell'opera - differenti, poiché a suo parere collocabile entro il periodo romano dell'artista. Ma a parte il parere di Mason Perkins (rimasto peraltro inedito) furono formulate anche altre ipotesi non concordi con quella di Pope Hennessy: per prima Licia Collobi Ragghianti (1955) pensava di poter instaurare un rapporto tra il dipinto veneziano e il San Pietro martire delle collezioni reali di Hampton Court, opera pure dell’Angelico, ma di dimensioni un po’ più ridotte (25,5 × 12,2 cm) e proveniente da un altro complesso. Di parere ancora diverso era Mario Salmi, che collegava i tre santi di Altenburg alla Pala di Annalena e il San Tommaso veneziano con il San Pietro martire all’Incoronazione del Louvre, opinione questa condivisa anche da Umberto Baldini. Gli studi successivi, però, hanno confermato l'iniziale intuizione dello storico inglese e anzi, la scoperta di nuovi pannelli - due beati domenicani, oggi conservati al Museo di San Marco di Firenze - ha indotto gli studiosi a tentare di ricostruire la disposizione originale di tutti i frammenti, avvalendosi sia del confronto con carpenterie originali ancora integre, come quella dalla Pala Strozzi, sia delle indagini diagnostiche sui supporti. A tale quesito provò per primo di dare una risposta con ampie argomentazioni Miklós Boskovits (2003, quando però ancora non erano stati rintracciati gli ultimi due pannelli nella collezione della bibliotecaria inglese Jean Preston) il quale proponeva una distribuzione non distante da quella elaborata più di recente da Andrea de Marchi (2016), che anzi ha sostanzialmente integrato l'ipotesi precedente con i due nuovi dipinti. Secondo queste ricostruzioni il numero di pannelli superstiti è ancora inferiore a quello reale poiché, come sottolineato da Boskovits (2003) e Hood (1993), il ciclo dovrebbe comprendere tutti i fondatori degli ordini regolari, e quindi anche sant’Agostino, san Bernardo, san Giovanni Gualberto, forse san Filippo Benizzi, oltre che, ipoteticamente, decorare anche i laterali dei contrafforti e non solo i fronti. |
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FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
| FTA | FOTOGRAFIE |
| | FTAX | Genere | fotografia allegata |
| | FTAP | Tipo | fotografia digitale |
| | FTAA | Autore | De Fina Matteo |
| | FTAE | Ente proprietario | Fondazione Giorgio Cini onlus |
| | FTAS | Fondo di appartenenza | Archivio digitale Collezioni |
| | FTAC | Collocazione | Fondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte |
| | VDSP | Posizione | FD 40064-1 |
| | FTAX | Genere | fotografia allegata |
| | FTAP | Tipo | fotografia digitale |
| | FTAA | Autore | De Fina Matteo |
| | FTAE | Ente proprietario | Fondazione Giorgio Cini onlus |
| | FTAS | Fondo di appartenenza | Archivio digitale Collezioni |
| | FTAC | Collocazione | Fondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte |
| | VDSP | Posizione | FD 40064-2 |
| | FTAX | Genere | fotografia allegata |
| | FTAP | Tipo | negativo b/n |
| | FTAE | Ente proprietario | Fondazione Giorgio Cini onlus |
| | FTAS | Fondo di appartenenza | Archivio negativi |
| | FTAC | Collocazione | Fondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte |
| | FTAN | Negativo | NFGC 22405 |
| | VDSP | Posizione | SDNFGC 22405 |
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| BIL | BIBLIOGRAFIA |
| | BIL | Citazione completa | J. Pope-Hennessy, Fra Angelico, London 1952, pp. 75-76, fig. XI. |
| | BIL | Citazione completa | U. Baldini, in Mostra delle opere di Fra Angelico nel quinto centenario della morte (1455-1955), catalogo della mostra (Roma, Palazzo Apostolico Vaticano), a cura di L. Berti, D. Redig De Campos e M. Salmi, Città del Vaticano 1955, pp. 39, 72. |
| | BIL | Citazione completa | L. Collobi Ragghianti, Studi angelichiani, in «Critica d’arte», VII, 1955, 7, p. 47 nota 6, fig. 19. |
| | BIL | Citazione completa | M. Salmi, Il Beato Angelico, Milano 1958, p. 86. |
| | BIL | Citazione completa | R. Oertel, Früe italienische Malerei in Altenburg. Beschreibender Katalog der Gemälde des 13. Bis 16. Jahrhunderts im Staatlichen Lindenau-Museum, Berlin 1961, pp. 145-146. |
| | BIL | Citazione completa | H.C. von der Gabelentz, Italienische Malerei der Vor-und Frürenaissance im Staatlichen Lindenau-Museum Altenburg, Altenburg 1962, pp. 45, 63. |
| | BIL | Citazione completa | B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. A List of the Principal Artists and Their Work with an Index of Places. Florentine School, London 1963, I, p. 15. |
| | BIL | Citazione completa | S. Orlandi, Beato Angelico, Firenze 1964, p. 203. |
| | BIL | Citazione completa | U. Baldini, L’opera completa dell’Angelico, Milano 1970, p. 95. |
| | BIL | Citazione completa | J. Pope-Hennessy, Fra Angelico, London 1974, pp. 201-202, 211-212. |
| | BIL | Citazione completa | J. Ruda, The National Gallery Tondo of the Adoration of the Magi and the Early Style of Filippo Lippi, in «Studies in the History of Art», VII, 1975, p. 22 nota 44. |
| | BIL | Citazione completa | D. Gleisberg, Staatliches Lindenau-Museum Altenbur. Querschnitt durch die Sammlung, Altenburg 1976, p. n.n. |
| | BIL | Citazione completa | D.E. Cole, Fra Angelico: his Role in Quattrocento Painting and Problems of Chronology, Ph.D. Dissertation, University of Virginia, Charlottesville 1977, pp. 265-266, 294-299 |
| | BIL | Citazione completa | J. Shearman, The Early Italian Pictures in the Collection of Her Majesty the Queen, Cambrige 1984, p. 13. |
| | BIL | Citazione completa | U. Baldini, Beato Angelico, Firenze 1986, p. 251. |
| | BIL | Citazione completa | L. Castelfranchi Vegas, L’Angelico e l’umanesimo, Milano 1989, p. 93. |
| | BIL | Citazione completa | D. Cole Ahl, Angelico, voce in Saur Allgemeines Künstler-Lexicon. Die Bildenden Künstler aller Zeiten und
Völker, iii, München-Leipzig 1992, pp. 751-754. |
| | BIL | Citazione completa | W. Hood, Fra Angelico at San Marco, New Haven-London 1993, p. 98. |
| | BIL | Citazione completa | J.T. Spike, Angelico, Milano 1996, pp. 228-230. |
| | BIL | Citazione completa | G. Bonsanti, Beato Angelico. Catalogo completo, Firenze 1998, pp. 142-144. |
| | BIL | Citazione completa | M. Mahn, in Frühe italienische Malerei im Lindenau Museum Altenburg, a cura di J. Penndorf, Leipzig 1998, p. 48. |
| | BIL | Citazione completa | M. Boskovits, in Italian Paintings of the Fifteenth Century. The Collection of the National Gallery of Art, a cura di M. Boskovits e D.A. Brown, New York-Oxford 2003, p. 16-17, cat. 1952.5.3. |
| | BIL | Citazione completa | L. Kanter, in Fra Angelico, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art), a cura di L. Kanter e P. Palladino, New York-London 2005, in part. p. 199 nota 6. |
| | BIL | Citazione completa | A. Labriola, in Da Bernardo Daddi al Beato Angelico a Botticelli. Dipinti fiorentini del Lindenau-Museum di Altenburg, catalogo della mostra (Firenze, Museo di San Marco), a cura di M. Boskovits con l’assistenza di D. Parenti, Firenze 2005, pp. 49-50. |
| | BIL | Citazione completa | M. Liversidge, Fra Angelico and the San Marco Altarpiece. Two newly discovered panels, in Fra Angelico. The San Marco Panels. Duke’s Auctioneers since 1823, London 2007, p. [23]. |
| | BIL | Citazione completa | S. Giacomelli, Iconografia e identificazione dei Santi e dei Beati nei pilastri della Pala: vecchi dubbi e nuove proposte, in L’Angelico ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 29-39. |
| | BIL | Citazione completa | M. Scudieri, L’Angelico ritrovato. Un illustre sconosciuto, di eredità in eredità, in L’Angelico ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 15-21. |
| | BIL | Citazione completa | M. Scudieri e S. Giacomelli, Alla ricerca della Pala perduta: ipotesi e... fantasie ricostruttive, in L’Angelico
ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 127-133. |
| | BIL | Citazione completa | C. Acidini, Nuovi arrivi angelichiani in San Marco a Firenze, in Beato Angelico. L’alba del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini), a cura di A. Zuccari, G. Morello e G. de Simone, Milano 2009, p. 125. |
| | BIL | Citazione completa | M. Nicolaci, in Beato Angelico. L’alba del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli), a cura di A. Zuccari, G. Morello e G. de Simone, Milano 2009, 198-199. |
| | BIL | Citazione completa | M. Tamassia, in Fra Angelico et les maîtres de la lumière, catalogo della mostra (Parigi, Musée Jacquemart-André), a cura di G. Damiani e N. Sainte Fare Garnot, Paris 2011, pp. 160-161, cat. 28. |
| | BIL | Citazione completa | N. Rowley, Fra Angelico Peintre de lumière, Paris 2011, p. 77. |
| | BIL | Citazione completa | A. De Marchi, in in La Galleria di Palazzo Cini, a cura di A. Bacchi, A. De Marchi, Venezia 2016, pp. 132-137, cat. 25. |
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| MST | MOSTRE |
| | MSTT | Titolo | Beato Angelico |
| | MSTL | Luogo | Parigi, Musée Jacquemart-André |
| | MSTD | Data | 2011-2012 |
| | MSTT | Titolo | Beato Angelico |
| | MSTL | Luogo | Roma, Musei Capitolini |
| | MSTD | Data | 2009 |
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