Beato Angelico - San Tommaso d'Aquino

 
CODICI
ID Scheda771524
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Denom. spazio viabil.Campo San Vio, Dorsoduro 864
Raccolta
Collocazione specificaSala del Rinascimento toscano
 
INVENTARIO
Numero40064
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
ContenitoreConvento di San Marco
Data uscita1810 post
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneLombardia
ProvinciaMI
ComuneMilano
SpecificheCollezione Pini
Data uscita1952
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaAntiquario Giovanni Salocchi
Data ingresso1952
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneLombardia
ProvinciaBG
ComuneBergamo
RaccoltaAntiquario Bruno Lorenzelli
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaAntiquario Sandrino Contini Bonaccossi
Data uscita1955
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
ContenitorePalazzo Cini
RaccoltaCollezione privata Vittorio Cini
Numero di inventarioVC 6306
Data ingresso1955/01/09
Data uscita1977
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
RaccoltaCollezione Yana Cini Alliata di Montereale
Numero di inventarioVC 6306
Data ingresso1977
Data uscita1985
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagraficiante 1400/ 1455
Motivazione attribuzionebibliografia
Motivazione attribuzionedocumentazione
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaScomparto di polittico dipinto
Identificazioneframmento
 
SOGGETTO
IdentificazioneSan Tommaso d'Aquino
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza39
Larghezza14
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XV
Frazione di secolosecondo quarto
Data1438
Validitàpost
Fino a1440
Validitàante
Motivazione cronologiabibliografia
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sull'oggettoIl frammento faceva parte, come giustamente ipotizzato da Pope-Hennessy, della cornice dipinta della pala di San Marco di Beato Angelico. La tavoletta non risulta assottigliata ma, come le altre riconducibili al medesimo insieme decorativo, è stata segata su tutti i lati poiché all’origine parte di un’asse verticale continua, su cui era poi applicata la cornice. La doratura è ripresa sui lati, coprendo il gesso della barba rasata, in corrispondenza dell’attacco della cornice; in basso sono integrati a selezione gli angoli, camuffando la sagoma di una lobatura.
Indicazioni sul soggettoLa figura del San Tommaso d'Aquino, raffigurato stante su una nuvoletta, ben si ricollega ad altre realizzate da Beato Angelico ed esposte in vari musei europei e americani ricollegabili ai contrafforti della pala di San Marco dell'Angelico. Nel catalogo del pittore spesso i santi rivolgono lo sguardo verso l'alto, distogliendolo dai loro consueti attributi; nel caso dei santini della pala marciana, invece, «è la scrittura stessa che viene interrotta e rivelata, non già in una pura dimensione esegetica e didascalica» (De Marchi 2016, p. 136). Tale dato è quello che lega tutti i vari santi, la cui presenza è giustificata proprio dal dichiarato richiamo dei committenti, i monaci domenicani di San Marco, alla discendenza dei predicatori dall’esperienza anacoretica e dalla principale tradizione monastica regolare.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico critichePubblicato per la prima volta da John Pope-Hennessy nel 1952, il pannello fu dallo studioso immediatamente ricondotto ai contrafforti della Pala di San Marco di Beato Angelico. Nessun dubbio, a parte una nota di Berenson (1963) e «un'avventurosa e improbabile» ipotesi di Scudieri (2008), fu mai avanzato in merito all'attribuzione angelichiana in ragione sia dell'evidente legame con gli altri frammenti provenienti dalla medesima opera, in primis con i tre pannelli conservati del Lindenau Museum di Altenburg (inv. 92a-b-c, 39 × 14 cm), raffiguranti San Girolamo, San Benedetto e un Santo pellegrino (San Rocco?), a cui Pope-Hennessy fece subito riferimento nel suo scritto, sia per l'evidente dato stilistico. A tal proposito presso l'Archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Cini sono conservate numerose perizie di alcuni dei più illustri conoscitori del secolo scorso: Pietro Toesca, ad esempio, nel 1946 ipotizzava la probabile provenienza del San Tommaso d'Aquino Cini dalla Pala di San Marco, mentre brevi annotazioni riportano i pareri concordi di Giuseppe Fiocco, Ugo Nebbia, Antonio Morassi, Luigi Coletti, Alberto Riccoboni, Rodolfo Pallucchini, Roberto Longhi e Frederick Mason Perkins. Quest'ultimo studioso, però, proponeva una cronologia - e pertanto anche un'origine dell'opera - differenti, poiché a suo parere collocabile entro il periodo romano dell'artista. Ma a parte il parere di Mason Perkins (rimasto peraltro inedito) furono formulate anche altre ipotesi non concordi con quella di Pope Hennessy: per prima Licia Collobi Ragghianti (1955) pensava di poter instaurare un rapporto tra il dipinto veneziano e il San Pietro martire delle collezioni reali di Hampton Court, opera pure dell’Angelico, ma di dimensioni un po’ più ridotte (25,5 × 12,2 cm) e proveniente da un altro complesso. Di parere ancora diverso era Mario Salmi, che collegava i tre santi di Altenburg alla Pala di Annalena e il San Tommaso veneziano con il San Pietro martire all’Incoronazione del Louvre, opinione questa condivisa anche da Umberto Baldini. Gli studi successivi, però, hanno confermato l'iniziale intuizione dello storico inglese e anzi, la scoperta di nuovi pannelli - due beati domenicani, oggi conservati al Museo di San Marco di Firenze - ha indotto gli studiosi a tentare di ricostruire la disposizione originale di tutti i frammenti, avvalendosi sia del confronto con carpenterie originali ancora integre, come quella dalla Pala Strozzi, sia delle indagini diagnostiche sui supporti. A tale quesito provò per primo di dare una risposta con ampie argomentazioni Miklós Boskovits (2003, quando però ancora non erano stati rintracciati gli ultimi due pannelli nella collezione della bibliotecaria inglese Jean Preston) il quale proponeva una distribuzione non distante da quella elaborata più di recente da Andrea de Marchi (2016), che anzi ha sostanzialmente integrato l'ipotesi precedente con i due nuovi dipinti. Secondo queste ricostruzioni il numero di pannelli superstiti è ancora inferiore a quello reale poiché, come sottolineato da Boskovits (2003) e Hood (1993), il ciclo dovrebbe comprendere tutti i fondatori degli ordini regolari, e quindi anche sant’Agostino, san Bernardo, san Giovanni Gualberto, forse san Filippo Benizzi, oltre che, ipoteticamente, decorare anche i laterali dei contrafforti e non solo i fronti.
 
 
ACQUISIZIONE
Tipo acquisizionedonazione
Data acquisizione1985
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40064-1
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40064-2
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22405
PosizioneSDNFGC 22405
BIBLIOGRAFIA
Citazione completaJ. Pope-Hennessy, Fra Angelico, London 1952, pp. 75-76, fig. XI.
Citazione completaU. Baldini, in Mostra delle opere di Fra Angelico nel quinto centenario della morte (1455-1955), catalogo della mostra (Roma, Palazzo Apostolico Vaticano), a cura di L. Berti, D. Redig De Campos e M. Salmi, Città del Vaticano 1955, pp. 39, 72.
Citazione completaL. Collobi Ragghianti, Studi angelichiani, in «Critica d’arte», VII, 1955, 7, p. 47 nota 6, fig. 19.
Citazione completaM. Salmi, Il Beato Angelico, Milano 1958, p. 86.
Citazione completaR. Oertel, Früe italienische Malerei in Altenburg. Beschreibender Katalog der Gemälde des 13. Bis 16. Jahrhunderts im Staatlichen Lindenau-Museum, Berlin 1961, pp. 145-146.
Citazione completaH.C. von der Gabelentz, Italienische Malerei der Vor-und Frürenaissance im Staatlichen Lindenau-Museum Altenburg, Altenburg 1962, pp. 45, 63.
Citazione completaB. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance. A List of the Principal Artists and Their Work with an Index of Places. Florentine School, London 1963, I, p. 15.
Citazione completaS. Orlandi, Beato Angelico, Firenze 1964, p. 203.
Citazione completaU. Baldini, L’opera completa dell’Angelico, Milano 1970, p. 95.
Citazione completaJ. Pope-Hennessy, Fra Angelico, London 1974, pp. 201-202, 211-212.
Citazione completaJ. Ruda, The National Gallery Tondo of the Adoration of the Magi and the Early Style of Filippo Lippi, in «Studies in the History of Art», VII, 1975, p. 22 nota 44.
Citazione completaD. Gleisberg, Staatliches Lindenau-Museum Altenbur. Querschnitt durch die Sammlung, Altenburg 1976, p. n.n.
Citazione completaD.E. Cole, Fra Angelico: his Role in Quattrocento Painting and Problems of Chronology, Ph.D. Dissertation, University of Virginia, Charlottesville 1977, pp. 265-266, 294-299
Citazione completaJ. Shearman, The Early Italian Pictures in the Collection of Her Majesty the Queen, Cambrige 1984, p. 13.
Citazione completaU. Baldini, Beato Angelico, Firenze 1986, p. 251.
Citazione completaL. Castelfranchi Vegas, L’Angelico e l’umanesimo, Milano 1989, p. 93.
Citazione completaD. Cole Ahl, Angelico, voce in Saur Allgemeines Künstler-Lexicon. Die Bildenden Künstler aller Zeiten und
Völker, iii, München-Leipzig 1992, pp. 751-754.
Citazione completaW. Hood, Fra Angelico at San Marco, New Haven-London 1993, p. 98.
Citazione completaJ.T. Spike, Angelico, Milano 1996, pp. 228-230.
Citazione completaG. Bonsanti, Beato Angelico. Catalogo completo, Firenze 1998, pp. 142-144.
Citazione completaM. Mahn, in Frühe italienische Malerei im Lindenau Museum Altenburg, a cura di J. Penndorf, Leipzig 1998, p. 48.
Citazione completaM. Boskovits, in Italian Paintings of the Fifteenth Century. The Collection of the National Gallery of Art, a cura di M. Boskovits e D.A. Brown, New York-Oxford 2003, p. 16-17, cat. 1952.5.3.
Citazione completaL. Kanter, in Fra Angelico, catalogo della mostra (New York, The Metropolitan Museum of Art), a cura di L. Kanter e P. Palladino, New York-London 2005, in part. p. 199 nota 6.
Citazione completaA. Labriola, in Da Bernardo Daddi al Beato Angelico a Botticelli. Dipinti fiorentini del Lindenau-Museum di Altenburg, catalogo della mostra (Firenze, Museo di San Marco), a cura di M. Boskovits con l’assistenza di D. Parenti, Firenze 2005, pp. 49-50.
Citazione completaM. Liversidge, Fra Angelico and the San Marco Altarpiece. Two newly discovered panels, in Fra Angelico. The San Marco Panels. Duke’s Auctioneers since 1823, London 2007, p. [23].
Citazione completaS. Giacomelli, Iconografia e identificazione dei Santi e dei Beati nei pilastri della Pala: vecchi dubbi e nuove proposte, in L’Angelico ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 29-39.
Citazione completaM. Scudieri, L’Angelico ritrovato. Un illustre sconosciuto, di eredità in eredità, in L’Angelico ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 15-21.
Citazione completaM. Scudieri e S. Giacomelli, Alla ricerca della Pala perduta: ipotesi e... fantasie ricostruttive, in L’Angelico
ritrovato. Studi e ricerche per la Pala di San Marco, a cura di C. Acidini e M. Scudieri, Livorno 2008, pp. 127-133.
Citazione completaC. Acidini, Nuovi arrivi angelichiani in San Marco a Firenze, in Beato Angelico. L’alba del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini), a cura di A. Zuccari, G. Morello e G. de Simone, Milano 2009, p. 125.
Citazione completaM. Nicolaci, in Beato Angelico. L’alba del Rinascimento, catalogo della mostra (Roma, Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli), a cura di A. Zuccari, G. Morello e G. de Simone, Milano 2009, 198-199.
Citazione completaM. Tamassia, in Fra Angelico et les maîtres de la lumière, catalogo della mostra (Parigi, Musée Jacquemart-André), a cura di G. Damiani e N. Sainte Fare Garnot, Paris 2011, pp. 160-161, cat. 28.
Citazione completaN. Rowley, Fra Angelico Peintre de lumière, Paris 2011, p. 77.
Citazione completaA. De Marchi, in in La Galleria di Palazzo Cini, a cura di A. Bacchi, A. De Marchi, Venezia 2016, pp. 132-137, cat. 25.
MOSTRE
TitoloBeato Angelico
LuogoParigi, Musée Jacquemart-André
Data2011-2012
TitoloBeato Angelico
LuogoRoma, Musei Capitolini
Data2009