Paolo Fiammingo - Raccolta della manna

 
CODICI
ID Scheda770440
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Denom. spazio viabil.Isola di San Giorgio Maggiore
Raccolta
Collocazione specificaCorridoio della Presidenza
 
INVENTARIO
Numero20049
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
RaccoltaAntiquario Carrer Antonio
Data uscita1941/11/10
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaPD
ComuneMonselice
ContenitoreCastello di Monselice
RaccoltaCollezione privata Vittorio Cini
Numero di inventarioVC 2748 bis
Data ingresso1941/11/10
Data uscita1972
Tipo di localizzazionedeposito
RegioneVeneto
ProvinciaPD
ComuneMonselice
ContenitoreCastello di Monselice
Data ingresso2023/10/03
Data uscita2024/03/17
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1540 ca./ 1596
Motivazione attribuzionebibliografia
AMBITO CULTURALE
Altre attribuzioniRobusti Jacopo detto Tintoretto
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaDipinto
 
SOGGETTO
IdentificazioneRaccolta della manna
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza116
Larghezza172
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVI
Frazione di secoloultimo quarto
Data1580
Validitàca.
Motivazione cronologiaanalisi stilistica
Motivazione cronologiabibliografia
Altre datazioni1555-1560
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
RESTAURI
Data2011/ 2012
Ente responsabileSABAP VE
Nome operatorePer L'Arte - Carnio, De Nadai, Filippetto
Ente finanziatoreFondazione Giorgio Cini onlus
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sul soggettoL’episodio dipinto sulla tela – ambientato secondo la tradizione biblica nel deserto del Sin, nei pressi del Monte Sinai – raffigura il momento in cui gli Israeliti raccolgono dal suolo la manna, il cibo divino inviato loro da Dio per sfamarli. Ai lati del quadro si notano due possenti personaggi, uno nerboruto visto di spalle, e uno più esile, elegantemente panneggiato di bianco. La posa serpentinata di entrambe le figure, poste in corrispondenza di alberi e zone d’ombra, tradisce la forte influenza tintorettiana; la loro collocazione, inoltre, risulta una delle cifre stilistiche di Paolo, aduso ad inquadrare questo genere di raffigurazioni entro una strutturazione chiara, data proprio dalla creazione di due zone di oscurità ai lati estremi della scena. Tale espediente permette all’artista di enfatizzare con una gamma cromatica più chiara e brillante la parte centrale del dipinto ove, in questa raffigurazione, si stagliano nobili e apparentemente in posizione defilata le due figure di Mosè e Aronne, intente in una animata discussione circa – come lascia intendere il gesto eloquente del primo che punta il suo bastone verso il cielo – la natura divina dell’avvenimento. Cornice dei due profeti è lo scintillante paesaggio boschivo popolato da personaggi realizzati con rapidi tocchi.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheL’opera fu acquisita da Cini nel 1941 presso l'antiquario veneziano Antonio Carrer con l’attribuzione al celebre Jacopo Tintoretto, maestro indiscusso, insieme a Paolo Veronese, della pittura veneziana della seconda metà del Cinquecento. Adolfo Venturi prima, che rilevava in una perizia fotografica la “fulgida atmosfera” in cui l’intera scena è immersa, e Bernard Berenson poi, in una breve nota manoscritta sul retro di una fotografia, certificarono l’autografia al grande pittore veneziano, nella cui produzione quest’opera doveva annoverarsi fra i risultati più “mirabili per freschezza di toni e per armonia”. L’occhio acutissimo di Federico Zeri, però, mise successivamente in dubbio l’ipotesi fino ad allora invalsa. Lo studioso riteneva certo la tela di “prim’ordine del tardo ‘500 veneto”, ma propendeva – come rivela un appunto stenografato nella scheda storica della Collezione del Castello di Monselice conservata nell' archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte – verso l’attribuzione a un maestro tintorettesco piuttosto che a Jacopo stesso. L’intuizione del conoscitore romano si rivelò essere corretta: già Suida, in una probabile comunicazione orale, avanzava il nome di Paolo Fiammingo, poi ripreso dagli studi successivi che riconobbero, a partire da Meijer (1975), la mano tarda del pittore nordico, la cui articolata fisionomia artistica fu ricostruita solo tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. Stefania Mason (1978), tuttavia, nel suo studio monografico sull'artista, inserisce il dipinto tra le opere attribuite poiché, pur riconoscendone il "carattere nordico-tintorettesco" e la buona qualità esecutiva, ne dubita della reale autografia.
 
 
ACQUISIZIONE
Tipo acquisizionedonazione
Data acquisizione1972
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 20049
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22133
Posizione166B_196
Generefotografia esistente
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22134
Posizione166B_197
Generefotografia esistente
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22135
Posizione166B_198
Generefotografia esistente
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Data1954-1960
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22136
Posizione166B_199
Generefotografia esistente
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22137
Posizione166B_200
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ ISA/ dossier 20049
PosizioneSDVC 20049-2r
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
AutoreFiorentini
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ ISA/ dossier 20049
NoteAttribuzione e firma autografa di Bernard Berenson
PosizioneSDVC 20049-2v
FONTI E DOCUMENTI DI ARCHIVIO
Tiposcheda storica
DenominazioneCollezioni del Castello di Monselice
Datasec. XX prima metà
Nome archivioFondazione Cini/ Archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte
PosizioneDossier 20049
TipoExpertise
AutoreVenturi Adolfo
Data1964 ante
Nome archivioFondazione Cini/ Archivio dell'Istituto di Storia dell'Arte
PosizioneDossier 40029
BIBLIOGRAFIA
Citazione completaB.W. Meijer, Paolo Fiammingo reconsidered, in "Mededelingen van het Nederlands Instituut te Rome", 37, 1975, p. 124, fig. 38.2.
Citazione completaS. Mason Rinaldi, Paolo Fiammingo, in "Saggi e memorie di storia dell’arte", 11, 1978, p. 76.