Maestro del Crocifisso d'Argento - San Pietro martire, Sant'Andrea (?), San Mattia (?), San Giovanni Evangelista, San Pietro e santo vescovo (Biagio?)

 
CODICI
ID Scheda651875
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Denom. spazio viabil.Campo San Vio, Dorsoduro 864
Raccolta
Collocazione specificaSala dei Polittici
 
INVENTARIO
Numero40010
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneLazio
ProvinciaRM
ComuneRoma
RaccoltaCollezione Fesch
Data uscita1845
Tipo di localizzazioneprovenienza
StatoGermania
ComuneMonaco di Baviera
RaccoltaCollezione Julius Böhler
Data uscita1942
Tipo di localizzazioneprovenienza
StatoSvizzera
ComuneLucerna
RaccoltaFisher
SpecificheAsta 2-5 settembre
Numero di inventarioLotto 1193 (scuola di Avignone)
Data uscita1942
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaAntiquario Alessandro Contini Bonacossi
Data ingresso1952
Data uscita1955
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
ContenitorePalazzo Cini
RaccoltaCollezione privata Vittorio Cini
Numero di inventarioVC 6315
Data ingresso1955
Data uscita1977
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
ContenitorePalazzo Cini
RaccoltaCollezione Yana Cini Alliata di Montereale
Numero di inventarioVC 6315
Data ingresso1977
Data uscita1981
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagraficiAttivo sec. XIV prima metà
Motivazione attribuzionebibliografia
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaScomparto di polittico
Identificazioneelemento d'insieme
 
SOGGETTO
IdentificazioneSan Pietro martire, Sant'Andrea (?), San Mattia (?), San Giovanni Evangelista, San Pietro e santo vescovo (Biagio?)
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza138
Larghezza58.5
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XIV
Frazione di secolosecondo quarto
Data1330
Validitàpost
Fino a1340
Validitàante
Motivazione cronologiabibliografia
Altre datazioni1320-1330
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionemediocre
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sull'oggettoSi tratta dello scomparto di un polittico/dossale a più ante, forse con scultura centrale e ali dipinte mobili.
Indicazioni sul soggettoÈ di non semplice risoluzione l'identificazione puntuale dei santi raffigurati. Santanicchia ipotizza che nel registro superiore siano raffigurati gli apostoli Pietro, Andrea, Mattia, mentre nel registro inferiore identifica san Giovanni Evangelista, Pietro Martire e un santo vescovo ritenuto san Biagio data la diffusione del suo culto tra Umbria, Marche e Abruzzo. Andrea De Marchi però che al centro del dossale vi era una Madonna con il Bambino in trono, basandosi sul gesto del San Giovanni Battista presente nel registro inferiore del primo pannello a sinistra oggi conservato ad Ajaccio. Per Mognetti invece, riprendendo un'indicazione di Zeri e Natale (1984), propende per la figura di un Dio Padre. Delpriori (2015) recupera l'ipotesi di De Marchi ritenendo plausibile la presenza di una Madonna con il Bambino intagliata nel legno e la forma di una pala d'altare a tabernacolo con ante mobili apribili e richiudibili, stante la tradizione già ravvisata da Previtali nell'area geografica abruzzese e marchigiana.
ISCRIZIONI
Classe di appartenenzadidascalica
LinguaLatino
Tecnica di scritturaa pennello
Tipo di carattericaratteri gotici
PosizioneRegistro superiore, sopra i singoli santi
TrascrizioneS(anctus) petrus / S(anctus) [...] / S(anctus) [...]
Classe di appartenenzadidascalica
LinguaLatino
Tecnica di scritturaa pennello
Tipo di carattericaratteri gotici
PosizioneRegistro inferiore, sopra i singoli santi
TrascrizioneS(anctus) joh(ann)es eva(n)g(e)lista / S(anctus) petrus m(artyr) / S(anctus) [...]
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheGià Roberto Longhi, nell’ambito delle ben note lezioni sulla pittura umbra degli anni 1953-1954, aveva ricondotto il pannello Cini – anticamente legato ad altri tre pannelli delle medesime dimensioni, conservati ora nel Musée Fesch di Ajaccio – entro l'orbita di un maestro d'area umbra e abruzzese battezzato dallo studioso Maestro del Crocifisso d'Argento dall’omonimo dipinto già conservato nella raccolta Foresti di Carpi.Secondo lo studioso tale pittore era legato, come il maestro di Fossa, all'ambiente spoletino, ma risultava al contempo caratterizzato da una notevole conoscenza della miniatura francese e della cultura legata ai cantieri della Basilica Inferiore di Assisi. Accanto all'attività pittorica gli studi hanno accostato una possibile produzione scultorea in legno, con esempi di pregio quali la Santa Lucia di Rocca di Cambio (AQ), la Santa Caterina del Museo Nazionale dell'Aquila e un Santo vescovo nella chiesa di San Francesco a Leonessa in provincia di Rieti. Zeri e Natale (1984) a loro volta ipotizzarono una provenienza domenicana del dipinto, considerata la presenza dei santi predicatori Tommaso d'Aquino e Domenico in una delle tavole di Ajaccio e Pietro Martire in quella Cini. Spetta a Gaudenz Freuler (1991) il commento e l'analisi più articolata sulla ricostruzione del complesso in occasione della pubblicazione del pannello gemello allora nella collezione Klofer Turingen di Zurigo e acquistato poi nel 2001 dal Musée Fesch di Ajaccio, presso il quale erano già conservati gli altri due pannelli provenienti dal medesimo dossale. Thiebaut, Costamagna e Galansino (2009) inseriscono le incorniciature illusive in lamina d'argento delle tavole superstiti nell'esperienza di Simone Martini ad Assisi (cappella di San Martino). Delpriori (2015), che ridiscute recentemente il corpus dell'artista espungendo la Santa Caterina lignea del Museo Nazionale dell'Aquila, osserva come l'impiego della lamina d'argento sia presente nella produzione spoletina e nelle prove più antiche del Maestro della Croce di Trevi e ravvisa tangenze con la produzione del Maestro di Fossa, tra i protagonisti di primo piano dell'arte umbra in Abruzzo: proprio i confronti con opere del Maestro umbro, come il sontuoso polittico della Pinacoteca Vaticana proveniente dalla chiesa di San Francesco a Montefalco, con i suoi impasti più morbidi e fusi, con gli incarnati schiariti e l'uso sapiente delle ombre, sembrano, per lo studioso, far propendere per un alunnato del Maestro del Crocifisso d'Argento presso il Maestro di Fossa, la cui attività si situa tra 1330 e 1350. Tali considerazioni spingono dunque lo studioso a riconsiderare la cronologia del corpus del primo e ad avanzare una datazione del Dossale Fesch-Cini tra anni trenta e anni quaranta del Trecento.
 
 
ACQUISIZIONE
Tipo acquisizionedonazione
Data acquisizione1981
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2014
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-4
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2014
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-18
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2014
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-17
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-7
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-8
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-9
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-10
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-11
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40010-12
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 22878
Formato21x27
PosizioneSDNFGC 22878
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
AutoreCandio Italo
Data1983
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50628
Formato13x18
PosizioneSDNFGC 50628
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50629
PosizioneSDNFGC 50629
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50630
PosizioneSDNFGC 50630
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50631
PosizioneSDNFGC 50631
BIBLIOGRAFIA
Citazione completaR. Longhi, La pittura umbra della prima metà del Trecento nelle dispense del corso 1953/54 redatte da Mina Gregori, Firenze 1973.
Citazione completaC. Fratini, Maestro del Crocifisso d’Argento, voce in La Pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, a cura di E. Castelnuovo, II, Milano 1986, p. 600.
Citazione completaF. Todini, Pittura del Duecento e Trecento in Umbria e il cantiere di Assisi, in La Pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, a cura di E. Castelnuovo, II, Milano 1986, p. 406.
Citazione completaD. Thiebaut, Ajaccio, musée Fesch. Les Primitifs italiens, Paris 1987, pp. 96-99, 184-185 .
Citazione completaF. Todini, La pittura umbra dal Duecento al primo Cinquecento, I, Milano 1989, p. 128.
Citazione completaG. Freuler, in Manifestatori delle cose miracolose. Arte italiana del 300 e del 400 da collezioni in Svizzera e nel Liechtestein, catalogo della mostra (Lugano, villa Favorita, Fondazione Thyssen- Bornemisza), a cura di G. Freuler, Einsiedeln 1991, pp. 177-179.
Citazione completaC. Tropea, in Documenti dell’Abruzzo Teramano, a cura di L. Franchi dell’Orto, V, Pescara 2001, p. 304.
Citazione completaF. Marcelli, in Giotto e il Trecento. “Il più sovrano Maestro stato in dipintura”. Le opere, catalogo della mostra (Roma, Complesso del Vittoriano), a cura di A. Tomei, II, Milano 2009, pp. 208-209, cat. 53.
Citazione completaD. Thiebaut, P. Costamagna, A. Galansino, Ajaccio, palais Fesch - Musée des Beaux Arts. Catalogue Raisonné. Les Peintures Italiennes XIV-XVI siecles, Cinisello Balsamo 2009, catt. 5-6.
Citazione completaS. Paone, Il Trecento angioino: la via degli Abruzzi e i rapporti con Napoli capitale, in S. Paone e A. Tomei, La pittura medievale nell’Abruzzo aquilano, Cinisello Balsamo 2010, p. 71.
Citazione completaE. Mognetti, in Primitifs Italiens, le vrai, le faux, la fortune critique, catalogo della mostra (Ajaccio, Palais Fesch, Musée des Beaux Arts), a cura di E. Moench, Cinisello Balsamo 2012, pp. 236-241, cat. 30.
Citazione completaM. Santanicchia, in La fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento, catalogo della mostra (Firenze, Gallerie dell’Accademia), a cura di A. Tartuferi, G. Tormen e A. Labriola, Firenze 2014, pp. 409-411, cat. 74 a-b.
Citazione completaA. Delpriori, Il San Nicola di Monticchio e i tabernacoli monumentali come pale d’altare. Considerazioni sulla pittura e sulla scultura del Trecento tra Spoleto e L’Aquila, in La via degli Abruzzi e le arti nel Medioevo (secc. XIII-XIV), a cura di C. Pasqualetti, L’Aquila 2014, pp. 61-64.
Citazione completaA. Delpriori, La scuola di Spoleto. Immagini dipinte e scolpite del XIV secolo tra Valle Umbra e Valnerina, Perugia 2015, pp. 267-270.
Citazione completaA. Delpriori, in La Galleria di Palazzo Cini. Dipinti, sculture, oggetti d'arte, a cura di A. Bacchi e A. De Marchi, Venezia 2016, pp. 86-89, cat. 14.
MOSTRE
TitoloGiotto e il Trecento. “Il più sovrano Maestro stato in dipintura”
LuogoRoma, Complesso del Vittoriano
Data2009
TitoloLa fortuna dei primitivi. Tesori d’arte dalle collezioni italiane fra Sette e Ottocento
LuogoFirenze, Gallerie dell'Accademia
Data2014