Chimenti Jacopo detto Empoli - Natura Morta

 
CODICI
ID Scheda634133
 
RELAZIONI CON ALTRE SCHEDE
Relazioni con altre schede
Altre relazioni
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneEmilia-Romagna
Provincia
Comune
Contenitore
Raccolta
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
ContenitoreCollezione privata
Data ingressoante 1960
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1551/ 1640
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaDipinto
 
SOGGETTO
IdentificazioneNatura Morta
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza77.5
Larghezza116.5
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVII
Frazione di secoloprimo quarto
Data1621
Validitàpost
Fino a1626
Validitàante
Motivazione cronologiabibliografia
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sul soggettoNatura morta con pesce, carne, uova sode e fiasca di vino.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheL'opera è stata resa nota contemporaneamente da Giuseppe De Logu (De Logu, 1960) e Stefano Bottari (Bottari, 1960). Esposte alla mostra del 1964, Mina Gregori concordava con il primo sull'importanza delle due nature morte in collezione Molinari Pradelli che rappresentano il «momento più avanzato della produzione di nature morte dell'Empoli, per la luminosità e la chiarezza compositiva» (Gregori, 1964). Nonostante l'opera di Chimenti, insieme al suo pendant della medesima collezione, mostri dipendenze dai modelli antichi di Vincenzo Campi, Passerotti e certa pittura spagnola di bodegones, «è giusto tuttavia tenere conto della tradizione locale toscana e quindi di quel naturalismo derivato, in età controriformata, da una visione spoglia e talvolta traslata e devota della realtà» (Medica, 1984).
Sono state ricordate anche certe vicinanze a quel «fraseggio lineare ma sciolto di certe tele romane del seguito del Gobbo dei Carracci», oltre alla citazione della coppia di vino presente al centro della composizione che è replica di «un prototipo tratto da Bacco fiorentino del Caravaggio» (Della Monica, 2004).
Insistendo sull'attività di Chimenti come pittore di natura morta, a cui si dedica durante la vecchiaia, più che settantennne, la critica ha sottolineato come l'artista si dilettasse in questa pittura «assieme all'aristocratico capitano Pietro da Verrazzano, frequentatore della bottega del pittore» (Mazza, 2014).
(S. Pistone Nascone, 2018)
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
Data1960 ante
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaFondo De Logu
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
Formato16,5x22,7
IscrizioniIn alto a penna, sbarrato a matita: "Racc. M° Fr. Molinari Pradelli/ Bologna";
A sinistra, a matita cerchiato: "3";
In basso a matita sottolineato: "Emporium/ aprile o maggio";
Al centro a penna, sbarato a matita: "Chimenti detto l'Empoli";
In basso, a matita blu: "m. 0,77x1,16"
In basso, a matita: "Fig. 3 - Empoli: Natura morta (sottolineato) (Bologna, racc. MaestroFrancesco Molinari Pradelli)"
PosizioneSDDEL2-17-8
BIBLIOGRAFIA
Citazione completa- G. De Logu, Nature morte dell'Empoli, in "Emporium", 785, 1960, pp. 195-198
- S. Bottari, Due "nature morte" dell'Empoli, in "Arte antica e moderna", 9, 1960, pp. 75-76
- M. Gregori, in La natura morta italiana, catalogo della mostra (Napoli, Palazzo Reale), Milano 1964, p. 76
Citazione completa- M. Medica, in Barocco italiano. Due secoli di pittura nella collezione Molinari Pradelli, catalogo della mostra (Mantova, Palazzo Te), Milano 1995, p. 38
- I. Della Monica, in Jacopo da Empoli 1551-1640. Pittore d'eleganza e devozione, catalogo della mostra a cura di Rosanna Caterina Proto Pisani, Antonio Natali, Carlo Sisi, Elena Testaferrata (Empoli, chiesa di Santo Stefano, convento degli Agostiniani), Cinisello Balsamo 2004, p. 264
Citazione completa- D. Dotti, in Quadri di un'esposizione. Pittura barocca nella collezione del maestro Francesco Molinari Pradelli, catalogo della mostra a cura di Angelo Mazza (Bologna, Palazzo Fava, Palazzo delle Esposizioni), Bologna 2012, pp. 154-155
- A. Mazza, in Capolavori della collezione Francesco Molinari Pradelli, catalogo della mostra (Bergamo, Palazzo storico Credito Bergamasco), Bergamo 2014, p. 32