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DATI ANALITICI |
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| NSC | NOTIZIE STORICO-CRITICHE |
| | NSC | Notizie storico critiche | La villa fa parte di un complesso di tre edifici disposti su livelli diversi e collegati da uno scenografico parco con alti terrazzamenti; Villa Trento da Schio e Ca’ Molina occupano il livello inferiore del colle, il cosiddetto Villino Garzadori si trova invece nella parte più alta del giardino.
I primi due edifici, che appartenevano alla famiglia Trento, passarono in eredità intorno al 1830 al conte Giovanni da Schio, che successivamente comprò anche il villino soprastante (Di Thiene, 1998).
Il giardino, trasformato nell’Ottocento in un informale parco all’inglese, negli anni Trenta del Novecento fu sottoposto ad una ristrutturazione messa in atto dal conte Alvise da Schio, sulla base di un originario progetto del Settecento eseguito dal perito Antonio Trecco per il conte Ottavio Trento (Di Thiene, 1998; Monicelli, 2003; Tomezzoli, 2004); in tale occasione le numerose sculture furono ricollocate lungo i bordi delle terrazze e le rampe della scalinata.
Le due statue poste sui pilastri del cancello d'ingresso, note come Guerrieri Trento e Ferramosca, sono attribuite da De Vincenti (2014) a Giuseppe Sordina. |
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FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO |
| FTA | FOTOGRAFIE |
| | FTAX | Genere | fotografia allegata |
| | FTAP | Tipo | Fotografia digitale |
| | FTAA | Autore | De Fina Matteo |
| | FTAD | Data | 2006 |
| | FTAE | Ente proprietario | Fondazione Giorgio Cini onlus |
| | FTAS | Fondo di appartenenza | Fondo Statuaria veneta da giardino |
| | FTAC | Collocazione | Fondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte |
| | VDSP | Posizione | FD 007242 |
| | VDSP | Posizione | FD 007243 |
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| BIL | BIBLIOGRAFIA |
| | BIL | Citazione completa | -M. Muraro, Civiltà delle ville venete, Udine 1986, pp. 362-365
-M. Azzi Visentini, Villa Trento Da Schio, Costozza di Longare, in Il giardino veneto. Storia e Conservazione, a cura di M. Azzi Visentini, Milano 1988, pp. 142-144
-M. Azzi Visentini, “Et in Arcadia ego”. Innovazioni e tradizione nel giardino veneto del Settecento, in I Tiepolo e il Settecento vicentino, catalogo della mostra a cura di F. Rigon, M.E. Avagnina, F. Barbieri, Milano 1990, p. 355
-F. Di Thiene, La sala di roccia: Orazio Marinali a Costozza, in “FMR”, 130, 1998, pp. 67-88
-L. Camerlengo, Il giardino della scultura, in Scultura a Vicenza, a cura di C. Rigoni, Verona 1999, pp. 305-306
-F. Monicelli, Giardino Trento Da Schio a Costozza di Longare, in A. Conforti Calcagni, Bellissima è dunque la rosa. I giardini dalle signorie alla Serenissima, Milano 2003, p. 233
-L. Camerlengo, Gli dei e i selvaggi. Esempi di scultura nei giardini tra Seicento e Settecento, in Scultura in villa nella Terraferma Veneta, nelle Terre dei Gonzaga e nella Marca Anconetana, a cura di F. Monicelli, Verona 2004, p. 165
-A. Tomezzoli, Una note discorde nel giardino di Armida: la raffigurazione dei “Nani” nella statuaria veneta da giardino del Sei e Settecento, in “Arte Veneta”, 61, 2004, pp. 126-141
-Ville venete: la provincia di Vicenza, a cura di D. Battilotti, Venezia 2005, pp. 242-243
-M.E. Piccolo, Orazio Marinali e la scultura da giardino: riflessioni sulle difficoltà di interpretazione e di attribuzione, in “Arte Documento”, 27, 2011, pp. 142-149
-M. De Vincenti, in Ead., Scultura nei giardini delle ville venete. Il territorio Vicentino, Venezia 2014, pp. 144-153 cat. 36 |
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