Gaddi Gaddo - Madonna con Bambino in trono e due santi

 
CODICI
ID Scheda395111
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Denom. spazio viabil.Campo San Vio, Dorsoduro 864
Raccolta
Collocazione specificaSala dei Primitivi
 
INVENTARIO
Numero40003
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneLombardia
ProvinciaMI
ComuneMilano
RaccoltaCarlo Alberto Foresti (?)
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
ContenitoreCasa Corsi
RaccoltaCollezione Arnaldo Corsi
Data ingresso1919-1920 (?)
Data uscita1939 ca.
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
RaccoltaAntiquario Giovanni Salocchi
Data ingresso1939 ca.
Data uscita1940 ca.
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneToscana
ProvinciaFI
ComuneFirenze
ContenitoreVilla Contini Bonacossi
RaccoltaAntiquario Alessandro Contini Bonacossi
Data ingresso1940
Data uscita1941
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneLombardia
ProvinciaMI
ComuneMilano
RaccoltaAntiquario Carlo Alberto Foresti
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
ContenitorePalazzo Cini
RaccoltaCollezione privata Vittorio Cini
Numero di inventario2065
Data ingresso1941
Data uscita1977
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneVeneto
ProvinciaVE
ComuneVenezia
RaccoltaCollezione Yana Cini Alliata di Montereale
Data ingresso1977
Data uscita1981
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagraficinotizie secondo decennio sec. XIV-1333
AMBITO CULTURALE
Altre attribuzioniMaestro di Santa Cecilia
Altre attribuzioniMaestro del Trittico Horne
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaPala d'altare cuspidata
 
SOGGETTO
IdentificazioneMadonna con Bambino in trono e due santi
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza182
Larghezza103
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XIV
Frazione di secoloinizio
Data1310
Validitàpost
Fino a1315
Validitàante
Motivazione cronologiabibliografia
Motivazione cronologiaanalisi stilistica
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionediscreto
 
RESTAURI
Data1939/ 1940
Ente finanziatoreGiovanni Salocchi
 
DATI ANALITICI
DESCRIZIONE
Indicazioni sull'oggettoLa tavola cuspidata è composta da un tavolato unico, unito a destra a un'asse più stretta da tre traverse orizzontali. In basso a destra è inserito un tassello rettangolare, al di sopra del quale si nota un grosso chiodo che fungeva da aggancio per tenere la pala inclinata.
Indicazioni sul soggettoIl dipinto raffigura la Vergine assisa su un trono marmoreo il cui schienale imita una stoffa o un insolito intarsio marmoreo con in motivo a rotae. Maria sostiene e porge una rosa bianca al Bambino benedicente. Questa tipologia iconografica dipende da modelli di analogo soggetto risalenti alla fine del Duecento. Il fiore allude alla rosa di Sharon del Cantico dei Cantici e qualifica la Madonna come "sposa di Salomone". Ai piedi del trono, in scala proporzionale minore, sono raffigurati due santi: a sinistra un vescovo e sul lato opposto una figura barbuta che regge un libro, con un abito ornato da una fitta serie di rombi sfalsati, che ne racchiudono un altro più piccolo, a sua volta quadripartito. La parte inferiore del vestito presenta una vistosa abrasione. L'abito sacerdotale, benché insolitamente decorato, sembrerebbe identificare il santo come un diacono.
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheIl dipinto è stato reso noto da Richard Offner con l'attribuzione al Maestro del trittico Horne. E' ormai accettata l'idea di Boskovits (A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. The fourtheenth century. Section III. The Painters of the Miniaturist Tendency, IX, Florence 1984), secondo la quale il corpus di questo pittore coincide con l'attività tarda del Maestro della santa Cecilia, a cui peraltro il dipinto era stato riferito da Francesco Valcanover. Sulla base di un documento del 1328, che ricorda l'incarico conferito a Gaddo Gaddi per dipingere due nuovi braccioli attaccati alla tavola con il San Pietro in trono, Monica Bietti (Gaddo Gaddi. Un’ipotesi, in “Arte Cristiana” LXXI, 1983, pp. 49-52) ha proposto di identificare con questo pittore l'anonimo Maestro della Santa Cecilia, cui era già stato fino ad ora assegnato il San Pietro, rimettendo in discussione la personalità artistica di Gaddo così come era stata fino ad allora ricostruita a partire dalla testimonianza del Vasari. La proposta di identificazione suggerita da Bietti, benché verosimile se si pensa al fatto che i profili artistici sia di Gaddo sia del Maestro della Santa Cecilia rivelino uno stretto dialogo con Giotto, deve essere accolta con prudenza, perché non è certo che a dipingere i braccioli sia stato chiamato lo stesso pittore che aveva già realizzato la tavola con il San Pietro nel 1307.
 
 
ACQUISIZIONE
Tipo acquisizionedonazione
Data acquisizione1981
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2007
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NoteFotografia con fondo nero
PosizioneFD 40003
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
AutoreA.F.I.
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
Stato di conservazionebuono
Formato18x24
Posizione166A_72
Generefotografia allegata
Tiponegativo b/n
AutoreCandio Italo
Data1983
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio negativi
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
NegativoNFGC 50608
Notescansione in controparte
PosizioneSDNFGC 50608
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaArchivio digitale Collezioni
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 40003-1
BIBLIOGRAFIA
Citazione completaR. Offner, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painiting. Section III. Close Following of the S. Cecilia Master, VI, New York 1956, pp. 113-114., tav. XXXVII.
Citazione completaF. Valcanover, Venezia, Conte Vittorio Cini. Dipinti e arredi italiani, in Le grandi collezioni private, a cura di D. Cooper, introduzione di K. Clark, Milano 1963, p. 92.
Citazione completaF. Zeri e M. Natale, Dipinti toscani, in Dipinti toscani e oggetti d'arte della collezione Vittorio Cini, a cura di F. Zeri, M. Natale, A. Mottola Molfino, Vicenza 1984, pp. 5-6, cat. 3.
Citazione completaM. Boskovits, Un nome per il maestro del Trittico Horne, in "Saggi e memorie di storia dell'arte", 27, 2003, pp. 57-70.
Citazione completaA. Giachetti, in S. Chiodo, Painters in Florence after the “Black Death”. The Masters of the Misericordia and Matteo di Pacino, in A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. Section IV. Tradition and innovation in Florentine Trecento Painting, IX, a cura di M. Boskovits, Florence 2011, p. 33.
Citazione completaS. De Luca, in La Galleria di Palazzo Cini. Dipinti, sculture, oggetti d'arte, a cura di A. Bacchi e A. De Marchi, Venezia 2016, pp. 48-51, cat. 5.