Lombardo - Motivi decorativi vegetali, Lapide sepolcrale di Giovanni Canal

 
CODICI
ID Scheda291969
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Contenitore
Collocazione specificaAmbulacro
 
AUTORE
Nome scelto
Riferimento all'autoremaniera
Motivazione attribuzioneBibliografia
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaLapide sepolcrale
 
SOGGETTO
IdentificazioneMotivi decorativi vegetali
TitoloLapide sepolcrale di Giovanni Canal
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XV
Frazione di secolofine
Motivazione cronologiabibliografia
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
DATI ANALITICI
ISCRIZIONI
Classe di appartenenzaSepolcrale
LinguaLatino
Tecnica di scritturaA incisione
Tipo di caratteriLettere capitali
TrascrizioneIOANNES CANALIS/ NOBILIS VENETVS:/ IERONIMI EQVITIS/ FILIVS/ SIBI POSTERISQ.
STEMMI, EMBLEMI, MARCHI
Classe di appartenenzaarme
Qualificazionegentilizio
IdentificazioneCanal
Quantità1
PosizioneAl centro
Notizie storico criticheLa lastra tombale del nobile veneziano Giovanni di Girolamo Canal, morto nel 1504, è descritta come opera "lombardesca" da Paoletti (1893), che la considera posteriore di circa un trentennio a quella di Ludovico Diedo nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Le pietre tombali presenti nell'ambulacro della chiesa di San Zaccaria sono segnalate anche da Melani (1922) e Lorenzetti (1926), secondo il quale esse appartengono alla "più pura arte lombardesca della rinascita".
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2009
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini Onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 060336
BIBLIOGRAFIA
Citazione completa- E.A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, II, Venezia 1824 – 1853, p. 131
- P. Paoletti, L'architettura e la scultura del Rinascimento in Venezia, II, Venezia 1893-1897, p. 219
- A. Melani, Manuale d'arte decorativa antica e moderna, Milano 1922, pp. 325-326
- G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Venezia 1926, p. 283