Albanese Girolamo - Apollo

 
CODICI
ID Scheda240320
 
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Altre relazioni
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Località
Contenitore
Denom. spazio viabil.via Andrea Palladio
Collocazione specificaGiardino posteriore, esedra semicircolare, nicchia
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1584/ 1660
Motivazione attribuzioneanalisi stilistica
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaStatua
 
SOGGETTO
IdentificazioneApollo
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVII
Frazione di secolometà
Validitàca.
Motivazione cronologiaanalisi stilistica
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
DATI ANALITICI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheLa villa della nobile famiglia dei Rinaldi doveva già esistere nel 1592, tuttavia l’aspetto odierno della villa risale al 1633. Secondo una notazione tenuta in un codice dell’archivio Avogadro (Treviso) reperita e resa nota dal Mazzotti (1957, p. 227), sarebbe stato proprio il conte trevigiano Francesco (1621-1698) ad “adornare ed ingrandire il bellissimo Palazzo d’Asolo”, dotandolo, tra l’altro, di “statue dei più perfetti scultori” e di una bellissima grotta e fontane meraviglia dell’arte, che si può dire gareggiare con quelle dei principi Borghesi di Roma”.
Tuttavia un buon numero di opere di questo complesso statuario appartiene, come indica De Vincenti (2007), al repertorio di immagine realizzate nella prima metà del Seicento dalla fiorente bottega vicentina dei fratelli Albanese.
L’attribuzione si riferisce in particolare all’analisi stilistica delle sculture collocate nel giardino retrostante la villa, che presenta un’ esedra semicircolare con nicchie e grotta ad imitazione del ninfeo della vicina Villa Barbaro a Maser. A differenza di alcune recenti interpretazioni, le statue delle nicchie non rappresentano soggetti tratti dal repertorio cavalleresco, bensì dodici divinità mitologiche. La decorazione dell’esedra, come illustra una foto degli anni cinquanta del Novecento, era completata sul coronamento da un nutrito insieme di elementi scultorei di cui oggi rimangono solo due Satiri.
Se alcune delle divinità sono raffrontabili con opere certe di Girolamo Albanese, più in generale tutte queste statue, come si vede in questa Venere con cupido, manifestano un legame ancora stretto con l’arte di Giambattista Albanese.
 
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2007
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaFondo Statuaria veneta da giardino
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 006785
PosizioneFD 006788
PosizioneFD 006787
PosizioneFD 006737
Generefotografia allegata
Tipopositivo b/n
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaFondo Statuaria veneta da giardino
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneSD 003525
BIBLIOGRAFIA
Citazione completa-G. Mazzotti, Le ville venete, Roma 1957, p. 227
-Ville venete: la Provincia di Treviso, a cura di A. Torsello e L. Caselli, Venezia 2001, pp. 36-37
-M. De Vincenti, in Per un Atlante della statuaria veneta da giardino, III, a cura di M. De Vincenti e S. Guerriero, in "Arte Veneta", 64, 2007, pp. 292-295
 
COMPILAZIONE
CitazioneBonaldo E., Atlante della statuaria veneta da giardino, http://arte.cini.it/statuaria-veneta-da-giardino/Opere/240320, ISBN 978-88-96445-26-6