Bonazza Giovanni - Ritratto di Laura

 
CODICI
ID Scheda236414
 
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Altre relazioni
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneVeneto
Provincia
Comune
Località
Contenitore
Denom. spazio viabil.via Tramonte, 37
Collocazione specificaGiardino anteriore, su piedistallo
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1654/ 1736
Motivazione attribuzioneanalisi stilistica
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaBusto
 
SOGGETTO
IdentificazioneRitratto di Laura
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVIII
Frazione di secolofine
Data1700
Validitàante
Motivazione cronologiaanalisi stilistica
Motivazione cronologiabibliografia
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionediscreto
 
DATI ANALITICI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheIl complesso di Tramonte di Teolo passò tra il 1684 e il 1694 alla famiglia Rosa, il cui stemma risalta sul Frontone della villa. La ristrutturazione dell’insieme, come probabilmente la realizzazione di gran parte della decorazione scultorea, furono attuate entro il 1700, data riportata in una lapide murata nella sacrestia della chiesetta dell’Assunta (Brunelli, Callegari, 1931).
L’apparato scultoreo della villa comprende soggetti religiosi e profani di cui Monica De Vincenti (2007) fornisce una lettura in chiave celebrativa della famiglia padovana. Dal coronamento al parterre, il ciclo scultoreo sembra infatti essere stato concepito e realizzato per manifestare il primato morale della famiglia Rosa. In un contesto che tenta di conciliare il mito e le sacre scritture (si veda la scheda n. 235782), si collocano anche due colossali busti ritratto di Francesco Petrarca e dell'amata Laura.
Petrarca aveva utilizzato infatti, nel suo Canzoniere, la favola di Dafne per adombrare il suo amore per Laura.
Come la ninfa, Laura si sottrae all'abbraccio di Petrarca-Apollo per mutarsi in alloro che coronerà di gloria il poeta in cambio di rinunce e sofferenze.
Laura è per Petrarca emblema dell'amore e della bellezza fisica e spirituale, ma anche al tempo stesso emblema della perenne inafferrabilità del reale. Nei busti è possibile cogliere, nonostante lo stato di conservazione, lo stile originale e maturo di Giovanni Bonazza; i confronti con il busto Ritratto di Elena Cornaro Piscopia della Basilica del Santo o i medaglioni a rilievo con i Profili di uomini e donne illustri conservati nei Musei Civici di Padova, permettono di cogliere quei tratti tipici del Bonazza come il taglio degli occhi, la morbidezza delle carni, delle chiome scolpite a ciocche e delle stoffe percorse da un vibrante e luminoso pittoricismo (De Vincenti).
 
 
CONDIZIONE GIURIDICA
Indicazione genericaproprietà privata
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2006
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini onlus
Fondo di appartenenzaFondo Statuaria veneta da giardino
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 003885
BIBLIOGRAFIA
Citazione completa-B. Brunelli, A. Callegari, Ville del Brenta e degli Euganei, Milano 1931, p. 190
-M. De Vincenti, in Per un Atlante della statuaria veneta da giardino, III, a cura di M. De Vincenti e S. Guerriero, in "Arte Veneta", 64, 2007, pp. 286-291

 
COMPILAZIONE
CitazioneBonaldo E., Atlante della statuaria veneta da giardino, http://arte.cini.it/statuaria-veneta-da-giardino/Opere/236414, ISBN 978-88-96445-26-6