Lombardo Antonio - Giovane donna

 
CODICI
ID Scheda150412
 
LOCALIZZAZIONE
RegioneEmilia-Romagna
Provincia
Comune
Contenitore
 
INVENTARIO
Numero2261
 
PROVENIENZA E ALTRE LOCALIZZAZIONI
Tipo di localizzazioneprovenienza
RegioneEmilia-Romagna
ProvinciaFE
ComuneFerrara
RaccoltaCollezioni estensi
 
AUTORE
Nome scelto
Dati anagrafici1458 ca./ 1516
Riferimento all'autoreattr.
Motivazione attribuzioneBibliografia
AMBITO CULTURALE
Altre attribuzioniLombardo Tullio
 
OGGETTO
Definizione
TipologiaBusto
 
SOGGETTO
IdentificazioneGiovane donna
 
DATI TECNICI
Materia e tecnica
MISURE
Altezza18
Larghezza19
Profondità14
 
CRONOLOGIA
Secolosec. XVI
Frazione di secoloinizio
Motivazione cronologiabibliografia
 
 
STATO DI CONSERVAZIONE
Stato di conservazionebuono
 
DATI ANALITICI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Notizie storico criticheIl bronzetto apparteneva alle collezioni estensi, cui pervenne con l'altro busto di "Giovane donna" conservato alla Galleria Estense di Modena (scheda n. 150437).
Essi rientrano in un gruppo di busti femminili variamente attribuiti a Tullio o Antonio Lombardo e divisi tra Vienna (Kunsthistorisches Museum), Northampton (Smith College Museum of Art), Londra (Wallace Collection), Berlino (Staatliche Museen). Il busto in esame è tratto dallo stesso modello di quelli di Londra e Berlino.
Dopo una prima assegnazione a Tullio (Bode, 1907; 1921; 1930; Planiscig, 1921), la maggioranza degli studiosi risulta concorde nell'attribuire il gruppo ad Antonio (Planiscig, 1937; Pope Hennessy, 1963; Weihrauch 1967; Ruhmer, 1974). Solo Stedman Sheard (1979) e Leithe Jasper (1986) hanno sottolineato le maggiori affinità dei bronzi con i lavori del fratello Tullio, proponendo per la fusione il nome di Severo da Ravenna, cui Bentini (1987) assegna anche l'esecuzione dei modelli.
Luchs (1995) assegna i busti ad Antonio e li data intorno al 1506; Warren (2001) ha ribadito per la fusione il nome di Severo da Ravenna, come dimostrato dalla presenza sul bronzo di segni caratteristici dei lavori di tale bottega, che avrebbe gettato due modelli realizzati da Antonio come saggio di presentazione alla corte Estense, nell'ambito delle trattative per il trasferimento dello scultore a Ferrara nel 1506.
Sarchi (2004) rileva che la fusione dei bronzi nella bottega di Severo da Ravenna potrebbe essere avvenuta in un periodo successivo a quello della realizzazione dei modelli. Sulla base del confronto con gli esemplari di Vienna, Northampton e Berlino, la studiosa ha inoltre messo in discussione la tradizionale idea che i due busti siano stati concepiti come una coppia, osservando che si tratta della medesima invenzione realizzata in due varianti caratterizzate da una diversa inclinazione del collo.
 
FONTI E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FOTOGRAFIE
Generefotografia allegata
Tipofotografia digitale
AutoreDe Fina Matteo
Data2008
Ente proprietarioFondazione Giorgio Cini Onlus
CollocazioneFondazione Cini/ Fototeca Ist. di Storia dell'Arte
PosizioneFD 018409
PosizioneFD 018410
PosizioneFD 018412
PosizioneFD 018414
PosizioneFD 018415
PosizioneFD 018416
PosizioneFD 018417
BIBLIOGRAFIA
Citazione completa- W. Bode, Die Italienische Bronzen (Königliche Museen su Berlin, Beschreibung der Bildwerke der Christilichen Epochen, zweite Auflage, band II), Berlin 1907
- W. Bode, Die Italienische Bronzestatuetten der Renaissance, vierte Auflage, Berlin 1921
- L. Planiscig, Venezianische Bildhauer der Renaissance, Wien 1921, p. 254
- W. Bode, Staatliche Museen zu Berlin. Die Italienischen Bildwerke der Renaissance und des Barock, II, Bronzestatuetten, Büsten und Gebrauchsgeräte, Berlin-Leipzig 1930
- L. Planiscig, Per il IV centenario della morte di Tullio Lombardo e Andrea Riccio, in "Dedalo", XII, 1932, pp. 912, 914
- L. Planiscig, Pietro, Tullio und Antonio Lombardo. Neue Beiträge zu ihrem Werk, in "Jahrbuch der Kunsthistorischen Sammlungen in Wien", Wien 1937, p. 115
- R.O. Parks, Unpublished Works and Recent Acquisitions, in Smith College Museum of Art Bulletin, 40, 1960, p. 13
- Pope Hennessy, Italian Bronze Statuettes - I, in "The Burlington Magazine", CV, 718, 1963, p. 22
- J. Pope-Hennessy, in Renaissance Bronzes in American Collections, catalogo della mostra, Northampton 1964, cat. 14
- H.W. Weihrauch, Europaische Bronzestatuetten, Braunschweig 1967, p. 128
- G. Ciardi Dupre, Small Renaissance Bronzes, London 1970, pp. 58-59
- E. Ruhmer, Antonio Lombardo. Versuch einer Charakteristik, in "Arte Veneta", XXVIII, 1974, pp. 70-71
- Stedman Sheard in Antiquity in the Renaissance, catalogo della mostra, Northampton 1979, pp. 84-85, cat. 85
- W. Bode, The Italian Bronze Statuettes of the Renaissance, a cura di J. D. Draper, New York 1980
- C. Avery e A. Radcliffe, Severo Calzetta da Ravenna: New Discoveries, in Studien zum europaischen Kunsthandwerke Festschrift Yvonne Hackenbrock, 1983, pp. 107-122
- M. Leithe Jasper, in Renaissance Master Bronzes from the Collection of the Kunsthistorisches Museum Vienna, catalogo della mostra, New York 1986, pp. 134-36, cat. 26
- J. Bentini, La Galleria Estense di Modena. Guida illustrata, Bologna 1987, p. 80
- W. Stedman Sheard, in Tiziano. Amor sacro e Amor Profano, catalogo della mostra, Milano 1995, pp. 266-267, cat. 32
- S. Guarino, in Tiziano. Amor sacro e Amor Profano, catalogo della mostra, Milano 1995, p. 271, cat. 35
- A. Luchs, Tullio Lombardo and ideal portrait sculpture in Renaissance Venice, 1490-1530, Cambridge 1995, pp. 99-102
- J. Warren, Severo Calzetta detto Severo da Ravenna, in Donatello e il suo tempo. Il bronzetto a Padova nel Quattrocento e Cinquecento, catalogo della mostra, Milano 2001, pp. 131-168, cat. 36
- C. Avery, in In the Light of Apollo. Italian Renaissance and Greece, catalogo della mostra, Cinisello Balsamo 2003, cat. X.15, pp. 436-437
- A. Sarchi, in Il Camerino di alabastro. Antonio Lombardo e la scultura all’antica, a cura di M. Ceriana, Cinisello Balsamo 2004, pp. 240-243, cat. 57
- T. Rago, in Rinascimento e Passione per l'antico. Andrea Riccio e il suo tempo, catalogo della mostra a cura di A. Bacchi e L. Giacomelli, Trento 2008, pp. 310-311 cat. 34
MOSTRE
TitoloTiziano Vecellio. Amor Sacro e Amor Profano
LuogoRoma, Palazzo delle Esposizioni
Data1995
TitoloIn the light of Apollo. Italian Renaissance and Greece
LuogoAtene, National Gallery-Alexandros Soutzos Museum
Data2003-2004
TitoloIl Camerino di alabastro. Antonio Lombardo e la scultura all'antica
LuogoFerrara, Castello Estense
Data2004
TitoloRinascimento e Passione per l'antico. Andrea Riccio e il suo tempo
LuogoTrento, Castello del Buonconsiglio
Data2008